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Seconda cappella a destra

Altare di Sant'Ugo

certosa di pavia-7638-4 


N.CAT.GEN.:
0300197210A
LIV.:
0
Materia e tecnica:
marmo
Autore:
ambito lombardo
Dimensioni:
cm 600 x 240 x 123
Datazione:
1662
Descrizione breve:
L'altare fu riconsacrato nel 1662. Le colonne sono di portovenere. Al posto dell'attuale polittico, dipinto in gran parte da Macrino d'Alba (a cui si aggiungono le due tavole laterali del registro superiore, opera di Ambrogio Bergognone), era posizionato un altro polittico di analogo soggetto (la Madonna con il Bambino tra i Santi Ugo di Lincoln e Ugo di Grenoble), realizzato da Iacopino de Mottis e oggi conservato nella chiesa di San Giusto a Susa.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense. [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1907 L. Beltrami, La Certosa di Pavia, storia e descrizione, Milano, Ulrico Hoepli, 1907, p. 158.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 27.
1986 B. Fabjan, Le ancone quattrocentesche sugli altari della Certosa di Pavia, in Perugino, Lippi e la Bottega di San Marco alla Certosa di Pavia, 1495-1511. Pinacoteca di Brera. Milano, catalogo della mostra, a cura di B. Fabjan, Firenze, Cantini edizioni d'arte, 1986, p. 23.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 134-135.
2010 A. Ballarin, V. Incursione nel polittico di Treviglio e nella cronologia delle opere di Butinone e Zenale, in Leonardo a Milano. Problemi di leonardismo milanese tra Quattrocento e Cinquecento. Giovanni Antonio Boltraffio, prima della pala Casio, Verona, Aurora stampa, 2010, vol. 1, pp. 716-717.


Paliotto

Sant'Ugo abbraccia un lebbroso (a sinistra); Sant'Ugo guarisce un gruppo di infermi (al centro); Sant'Ugo trasportato alla tomba dai certosini (a destra)

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N.CAT.GEN.:
0300197210A
LIV.:
1
Materia e tecnica:
marmo di Carrara
Autore:
Orsolino Tommaso - Maestri Giovanni Battista detto Volpino (completamento)
Dimensioni:
cm 81 x 188
Datazione:
1673 ante
Descrizione breve:
Personaggi: Sant'Ugo.
Il paliotto, datato al 1673, è attribuito variamente dalle fonti a Tommaso Orsolino o a Giovan Battista Maestri detto il Volpino. La datazione sembra troppo avanzata per il primo, inoltre lo stile del rilievo appare discontinuo, così da far supporre che l'opera sia stata iniziata dall'Orsolino forse in concomitanza con il paliotto della corrispondente cappella di sinistra (che ripete la scansione in tre parti), e poi terminata nel 1673 dal Volpino. Il paliotto rappresenta in tre scomparti alcune scene della vita di Sant'Ugo, a cui è dedicato l'altare. A sinistra, il Santo è raffigurato chino su un lebbroso nell'atto di abbracciarlo. Al centro, esso impone la mano sul capo del lebbroso e gli altri infermi assistono al miracolo della sua guarigione, mentre dalla bocca dell'uomo a destra fuoriesce un piccolo demone, a significare la sua liberazione dal male. Nella parte superiore del pannello, nonostante i danni causati dall'umidità, è ancora possibile scorgere l'apparizione della Vergine a sinistra e la celebrazione della messa a destra, che rimanda alla messa di Sant'Ugo affrescata sulla parete di fronte all'altare. Nel riquadro di destra infine il corpo del Santo viene trasportato alla tomba dai certosini, mentre un gruppo di donne inginocchiate prega per lui. Tra le mani del defunto si scorge il calice, con un ulteriore riferimento alla messa e all'apparizione di Gesù Bambino durante la consacrazione del pane e del vino da parte del Santo.
Bibliografia:
1600 Manoscritto Braidense [Matteo Valerio et alii], Memorie della Certosa di Pavia, Milano, Biblioteca Braidense, AD.XV.12.20, prima metà XVII sec. (vedi ediz. R. Battaglia, 1992).
1777 F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture ed architetture d'Italia, in Venezia, presso Antonio Savioli, tomo II, 1777, p. 65.
1897 C. Magenta, La Certosa di Pavia, Milano, Fratelli Bocca, 1897, p. 269.
1954 G. Chierici, Guida della Certosa di Pavia, Roma, C. Colombo, 1954, p. 27.
1968 R. Bossaglia, La scultura, in M. G. Albertini Ottolenghi, R. Bossaglia, F. R. Pesenti, La Certosa di Pavia, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1968, pp. 69-70.
1992 R. Battaglia, Le "memorie" della Certosa di Pavia [Manoscritto Braidense], in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", classe di Lettere e Filosofia, s. III, vol. XXII, I, 1992, pp. 134-135.
2006 P. Delpero, I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera, secoli XVII-XVIII, in "Annali dell'Istituto italo-germanico in Trento", 44, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 24, 67-68.
2006 S. Zanuso, La scultura del Seicento nella navata e nelle cappelle, in Certosa di Pavia, progetto e cura artistica di F. M. Ricci, Parma, Grafiche Step editrice, 2006, p. 103.